BDS: un innovativo dispositivo sviluppato da MTA per il mondo agricolo

 

Codogno (LO), 3 Settembre 2009

 

Codogno (LO), 3 Settembre 2009. È uno stacca batteria il nuovo prodotto che MTA, forte ormai di una expertise acquisita nel mondo dei componenti elettrici ed elettronici per il mercato automotive, propone al mondo agricolo.

Si tratta di un dispositivo in grado di interrompere rami del circuito elettrico di un veicolo allorché si intenda salvaguardare particolari utenze come la pompa di alimentazione del carburante, le prese di forza, i servizi ausiliari di un trattore o l’avviamento motore, giusto per fare alcuni esempi, oppure si intenda operare in regime di risparmio energetico. Il BDS diventa quindi indispensabile quando si desidera interrompere momentaneamente parti del circuito elettrico non utilizzate per un certo periodo di tempo per ottimizzare i consumi o, in caso di incidente, per motivi di sicurezza.
L’innovazione del BDS sviluppato da MTA non risiede tanto nel prodotto in se stesso, poiché ne esistono già di simili sul mercato, ma nel fatto che tutto il suo sviluppo ha tenuto conto dell’offerta oggi disponibile e, dall’analisi dei punti di forza e di debolezza di ogni prodotto, gli ingegneri MTA hanno sviluppato un dispositivo più semplice, più efficiente e dall’ottimo rapporto qualità/prezzo. La massa e le dimensioni sono infatti inferiori rispetto agli altri prodotti e la meccanica, cioè la disposizione interna dei componenti, risulta differente e più compatta.
Attualmente è disponibile in due diverse versioni. Nella prima, a riarmo manuale, la gestione di arresto del circuito elettrico è comandata da una centralina elettronica mentre la funzione di riarmo avviene manualmente, tramite un semplice bottone. Nella seconda versione, a riarmo elettrico, entrambe le operazioni di chiusura e riarmo sono comandate da remoto ed è particolarmente indicata nei casi in cui si rende necessario interrompere o riattivare un circuito senza l’intervento diretto dell’operatore. Ma veniamo ora a spiegare in dettaglio come è organizzato al suo interno il BDS ed il suo principio di funzionamento.
Il circuito è formato da due bandelle di alimentazione, da due bobine, una per l’apertura l’altra utilizzata eventualmente per il riarmo, quando questo avviene automaticamente e da un contatto mobile, la cui posizione determina lo stato del dispositivo. Un magnete permanente genera il campo di forze all’interno del dispositivo. La cosa interessante da notare è che il dispositivo ha quindi già integrate le due bobine e, a seconda che possano essere alimentate entrambe o solo una si ha la versione a riarmo automatico o manuale.
Quando, tramite apposito cablaggio, la bobina di apertura viene alimentata da un’unità di controllo, essa incrementa il campo di forze presenti che sposta l’albero sul quale è calettato il contatto mobile, variandone la posizione e interrompendo così il circuito. Nel caso in cui si intenda riarmare il dispositivo, sarà sufficiente agire sul pulsante di riarmo, posizionato nel vano motore all’interno della centralina di distribuzione della potenza Nel caso del riarmo elettrico, non esiste ovviamente alcun pulsante. In questa modalità viene fornito un impulso elettrico allo staccabatteria tramite un interruttore inerziale o la centralina controllo motore o quella relativa ai servizi, che in modo autonomo, in base alla lettura di alcuni parametri, decidono se intervenire per l’interruzione di parti del circuito.
Il dispositivo può essere efficacemente impiegato in accoppiamento con una unità di controllo dello stato di carica delle batterie e offre l’opportunità di gestire la potenza residua disponibile, ad esempio disconnettendo alcune utenze in attesa che avvenga una efficace ricarica della batteria. Il dispositivo è dotato di diodi per la protezione del circuito dalle sovracorrenti generate dalla immediata interruzione di erogazione della potenza ( I dispositivi BDS, grazie all’ingombro compatibile con la serie di fusibili MegaVAL MTA, possono essere impiegati in veicoli privi di predisposizione e, in ambito agricolo, diversi prototipi sono già stati forniti ad importanti costruttori di trattori che stanno oggi compiendo i test preliminari prima di una futura adozione.