Il tunnel ingegnerizzato e industrializzato da MTA per una
vettura premium elettrica è un componente di grande complessità che ha il
compito di distribuire e dosare la potenza dalla batteria ai due motori
elettrici e di alimentare altre utenze elettriche ed elettroniche della
vettura. È posizionato sul pacco batterie, sviluppa una lunghezza indicativa di
1,5 metri (è largo 500 mm per una massa di circa 20 kg) nella zona del
sottoscocca, in uno spazio compreso tra il bracciolo anteriore e i sedili
posteriori.
Si tratta di un componente unico e complesso che deve
trasportare una quantità elevata di energia e che racchiude in sé dispositivi
di protezione, quali fusibili; dispositivi di sezionamento, contattori;
dispositivi di misura della corrente, shunt o sensore ad effetto hall;
dispositivi di trasduzione, bus bar; dispositivi di controllo; dispositivi di
gestione, quali il BMS. Queste unità sono installate su una base di supporto
realizzata in lamiera tranciata di alluminio di tipo aeronautico, ricoperta da
una paratia termica per evitare la trasmissione di calore ai sistemi
sovrastanti.
L’assemblaggio di un tale prodotto, dalle dimensioni
importanti e composto da quasi 400 componenti, taluni particolarmente delicati,
altri da manipolare con attenzione, è affidato a operatori esperti e
specializzati grazie a un training dedicato. La linea presente nello
stabilimento di Codogno misura 15 m e ha 5 stazioni di assemblaggio
sequenziali, tra cui un’unità di pulizia, dove un sistema di aspirazione
ciclonico rimuove le eventuali impurità. È inoltre presente un’isola esterna
che collabora per l’installazione delle viterie nelle parti metalliche.
Una volta testato e validato, al tunnel viene applicata
un’etichetta che garantisce la sua tracciabilità e quella di tutti i suoi
componenti, per ognuno dei pezzi installati.
Date le grandi dimensioni, il peso e la delicatezza dei
sistemi in gioco, alla fine della linea produttiva è stato installato un robot Kawasaki
antropomorfo che solleva il tunnel dagli appositi punti di presa,
posizionandolo in un imballo antistatico.
Componenti adatti alle architetture elettriche a 48 V e fino ad arrivare a 800 V